L’apporto della Musica orchestrale “a programma”: Vivaldi, i concerti delle Quattro Stagioni (1725) / “L’Inverno”

“Le Quattro Stagioni” è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti per violino di Antonio Vivaldi: “Il cimento dell’armonia e dell’inventione”. Ognuno dei quattro concerti è accompagnato da un Sonetto. “Le stagioni” uscirono dalle officine tipografiche dell’editore Michel-Charles Le Cène ad Amsterdam nel 1725.
L’audio è stato registrato nella “Wiedemann Recital Hall” della Wichita State University da John Harrison, Violino / Robert Turizziani, Direttore  / Wichita State University Chamber Players in data 6 febbraio 2000 (da Wikipedia).

Inverno
L’Inverno è un concerto in Fa minore per archi. Il concerto era stato concepito da Vivaldi perché fosse eseguito in chiesa, tant’è che i toni pastorali costringevano l’orchestra a suonare quasi in sordina, quasi a non voler disturbare i fedeli in preghiera. L’Inverno viene descritto in tre momenti: l’azione spietata del vento gelido (allegro), il secondo movimento, tra i più celebri delle quattro stagioni, della pioggia che cade lenta sul terreno ghiacciato (adagio) e la serena accettazione del rigido clima invernale (allegro).

Sonetto
Allegro [fai click per ascoltare]
Agghiacciato tremar tra nevi algenti
Al Severo Spirar d’ orrido Vento,
Correr battendo i piedi ogni momento;
E pel Soverchio gel batter i denti;

Adagio [fai click per ascoltare]
Passar al foco i dì quieti e contenti
Mentre la pioggia fuor bagna ben cento

Allegro [fai click per ascoltare]
Caminar Sopra il ghiaccio, e a passo lento
Per timor di cader girsene intenti;
Gir forte Sdruzziolar, cader a terra
Di nuovo ir Sopra ‘l giaccio e correr forte
Sin ch’ il giaccio si rompe, e si disserra;
Sentir uscir dalle ferrate porte
Scirocco, Borea, e tutti i Venti in guerra
Quest’ é ‘l verno, ma tal, che gioja apporte.

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